Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11478 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:11478SENT

Massima

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Il diritto di proprietà privata su una strada, in assenza di un valido titolo costitutivo di una servitù pubblica di passaggio, prevale sulla presunzione di pubblicità della stessa, imponendo all'amministrazione l'onere di provare in modo rigoroso e dettagliato l'esistenza di un uso pubblico effettivo e continuativo, idoneo a configurare una servitù di uso pubblico. Pertanto, il mero richiamo a previsioni urbanistiche che contemplino la destinazione della strada a uso pubblico, in assenza di un provvedimento amministrativo che ne abbia concretamente disposto la pubblicizzazione, non è sufficiente a superare la presunzione di proprietà privata e a giustificare il diniego di una DIA per l'installazione di una barra di accesso. L'amministrazione è tenuta a svolgere un'adeguata istruttoria e a motivare in modo puntuale l'esistenza dei presupposti per affermare la natura pubblica della strada, dimostrando in particolare: a) il passaggio esercitato iure servitutis publicae da una collettività di persone qualificate dall'appartenenza ad una comunità territoriale; b) la concreta idoneità della strada a soddisfare, anche per il collegamento alla via pubblica, esigenze di interesse generale; c) un valido titolo giuridico a sorreggere l'affermazione del diritto di uso pubblico. In mancanza di tale dimostrazione, il provvedimento che nega la DIA per l'installazione di una barra di accesso sulla base della presunta natura pubblica della strada è illegittimo per difetto di istruttoria e di motivazione.

Sentenza completa

N. 14984/2014
REG.RIC.

N. 11478/2015 REG.PROV.COLL.

N. 14984/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14984 del 2014, proposto da:
Misiti Rosaria, D'Alberto Gilberto, D'Alberto Lelio, Zuccari Italia, Rossi Dorina, Milani Patrizia, Melise Antonella, Asci Antonio, Tonialini Maria, rappresentati e difesi dall'Avv. Irene Giuseppa Bellavia, con domicilio eletto presso lo studio della stessa in Roma, Via Costabella, 23;

contro

Roma Capitale, rappresentata e difesa dall'Avv. Andrea Camarda, con domicilio eletto presso l’Avvocatura comunale in Roma, Via del Tempio di Giove, 21;

e con l'intervento di

Paola Martelli e Massimo Martelli, costituitisi in giudizio, rapprese…

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