Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14577 del 24 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:14577PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, venga a conoscenza di notizie riservate inerenti ad attività investigative in corso, e ne divulghi il contenuto a soggetti non autorizzati, commette il reato di violazione del segreto d'ufficio. Tale condotta è punibile anche qualora il pubblico ufficiale non sia direttamente titolare dell'inchiesta, ma abbia comunque acquisito la notizia riservata per ragioni connesse al proprio ufficio. La divulgazione di informazioni coperte da segreto, anche se avvenuta al di fuori dell'attività investigativa principale, integra gli estremi del reato, in quanto il segreto d'ufficio tutela l'interesse pubblico alla riservatezza delle attività istituzionali. Inoltre, il fatto che il pubblico ufficiale abbia agito per finalità private, strumentalizzando l'ufficio, costituisce un chiaro indice del pericolo di reiterazione della condotta illecita, giustificando l'applicazione di una misura cautelare interdittiva, quale l'interdizione dai pubblici uffici. La registrazione di una conversazione tra il pubblico ufficiale e il soggetto cui è stata rivelata la notizia riservata, rinvenuta nel telefono di quest'ultimo a seguito di sequestro, è pienamente utilizzabile come prova, non essendo necessario un accertamento tecnico irripetibile ai sensi degli artt. 359 o 360 c.p.p., in assenza di attività distruttiva del supporto originale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/09/2016 del TRIB. LIBERTA' di MESSINA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere PIERLUIGI DI STEFANO;
sentite le conclusioni del PG LUCA TAMPIERI che ha chiesto il rigetto del ricorso;
sentite le conclusioni dell'avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
(OMISSIS), luogotenente dei carabinieri …

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