Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16389 del 26 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:16389PEN

Massima

Il falso in certificati medici, anche se agevolmente riconoscibile da una cerchia ristretta di persone, integra il reato di falsità in atti pubblici quando il timbro apposto sull'atto induce in errore la media delle persone sulla provenienza pubblicistica del documento, essendo sufficiente che l'imputato abbia avuto modo di individuare agevolmente gli specifici fatti contestati nell'imputazione per ritenere completo il capo di accusa, senza che sia necessaria la precisazione della qualità di pubblico ufficiale del medico che avrebbe dovuto redigere il certificato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SU. Ma. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza del 6.4.2010 della Corte d'Appello di Roma;

e' presente per il ricorrente l'avv. Maurizio Visca del Foro di Roma che si riporta al ricorso ed insiste per l'accoglimento;

sentita la Relazione svolta dal Cons. Dr. Gian Giacomo Sandrelli;

sentite le Requisitorie del PG. (nella persona del Cons. Sante Spinaci) che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

…

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