Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47052 del 20 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:47052PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, forma atti pubblici o privati attestando falsamente circostanze di fatto non rispondenti al vero, integra il reato di falso ideologico, anche qualora non abbia tratto alcun profitto personale dalla condotta illecita. La consapevolezza e volontarietà della condotta falsificatrice, desumibile dalle concrete modalità esecutive e dal contesto probatorio, esclude la possibilità di configurare un mero errore o negligenza incolpevole. L'alterazione di atti pubblici, come i verbali di contestazione di illeciti amministrativi, attraverso l'inserimento di dati non corrispondenti al vero, costituisce falso materiale, a prescindere dall'espletamento di una perizia calligrafica, laddove vi siano altri elementi di prova, di natura logica e fattuale, idonei a ricondurre inequivocabilmente la condotta falsificatrice all'agente. La mole di lavoro e la prassi di firma veloce degli atti, pur potendo incidere sulla diligenza del pubblico ufficiale, non escludono la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, qualora risulti provata la consapevolezza della falsità attestata. Inoltre, l'assenza di un diretto profitto personale non esclude la rilevanza penale della condotta, essendo sufficiente il dolo generico di alterare la veridicità di atti pubblici o privati nell'esercizio delle proprie funzioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/03/2018 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SESSA RENATA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PICARDI ANTONIETTA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
L'avv. (OMISSIS) espone alla Corte i motivi di gravame e insiste nell'accogliment…

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