Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11034 del 16 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:11034PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione mafiosa storica, anche se risalente nel tempo, integra il reato di cui all'art. 416-bis c.p. e giustifica l'applicazione di misure cautelari, in quanto la permanenza nel sodalizio criminoso si presume fino a prova contraria, salvo che non vi siano elementi oggettivi di cessazione della consorteria o di recesso o esclusione del singolo associato. Il vincolo familiare tra i partecipi all'associazione mafiosa, pur non essendo di per sé decisivo, può concorrere unitamente ad altri elementi a comporre il quadro indiziario espressivo della colpevolezza. Inoltre, il sostegno economico fornito ai familiari detenuti, in attuazione della regola non scritta dell'obbligo di solidarietà criminale, riveste efficacia indiziante della partecipazione all'associazione mafiosa. La presunzione assoluta di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per i reati di cui all'art. 416-bis c.p., comporta un significativo alleggerimento dell'onere motivazionale del giudice, il quale non è tenuto a valutare l'idoneità di misure meno afflittive, salvo che non emergano elementi concreti indicativi della loro adeguatezza. La motivazione si "inverte", essendo il carcere la misura presuntivamente adeguata, la cui applicazione risulta giustificata in assenza di elementi che indichino l'idoneità preventiva di cautele meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 5106/2015 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 02/10/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RECCHIONE Sandra;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che concludeva per la inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (Ndr: testo originale non comprensibile) ed (OMISSIS) che insistevano per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale…

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