Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31553 del 20 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:31553PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, anche attraverso l'associazione per delinquere finalizzata a tale scopo, integra un reato autonomo e distinto rispetto al mero favoreggiamento della permanenza illegale dello straniero sul territorio nazionale. Perché si configuri il reato di favoreggiamento dell'ingresso illegale, ai sensi dell'art. 12, comma 1, del Testo Unico sull'immigrazione, è sufficiente che l'agente abbia consapevolmente agevolato l'ingresso irregolare dello straniero, anche se le condotte di supporto si siano svolte successivamente allo sbarco, purché in collegamento con le precedenti attività di organizzazione e realizzazione del trasferimento illegale. Il reato associativo di cui all'art. 416 c.p. è autonomo e concorrente rispetto ai reati-fine di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, in quanto la fattispecie associativa si perfeziona già con la creazione del vincolo associativo finalizzato all'attuazione del programma delinquenziale, a prescindere dalla concreta esecuzione dei singoli delitti-scopo. Ai fini della configurabilità del reato associativo, è sufficiente che l'imputato abbia svolto un ruolo chiave e funzionale all'interno dell'organizzazione, dimostrando il suo pieno inserimento nella vita del sodalizio, anche attraverso il compimento di condotte di prelievo, trasporto e sistemazione dei migranti clandestini, senza che sia necessaria la prova di un contributo continuativo e di un'adesione incondizionata al programma criminoso. Le aggravanti relative all'utilizzo di documenti contraffatti e di servizi internazionali di trasporto, previste dall'art. 12, comma 3, lett. d), del Testo Unico sull'immigrazione, sono state dichiarate costituzionalmente illegittime dalla Corte Costituzionale, in quanto non espressive di un surplus di disvalore rispetto alla fattispecie base di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesc - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
4. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza dell'11/05/2022 della Corte di assise di appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENTOFANTI Francesco;
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa PICARDI Antonietta, che ha chiesto dichiararsi inammissi…

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