La determinazione del canone di concessione di beni pubblici, anche quando effettuata sulla base di parametri predeterminati dalla legge, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, in quanto controversia avente carattere esclusivamente patrimoniale, senza che assuma rilievo l'eventuale esercizio di poteri autoritativi o discrezionali da parte della pubblica amministrazione. Ciò in quanto la verifica della corretta applicazione da parte dell'amministrazione dei criteri legali per la rideterminazione del canone non implica un sindacato sull'azione autoritativa della P.A. sul rapporto concessorio sottostante, né sull'esercizio di poteri discrezionali-valutativi nella determinazione del canone, ma si risolve in una mera verifica della conformità della misura del canone ai parametri preventivamente e vincolativamente stabiliti dalla legge. Pertanto, la controversia avente ad oggetto la determinazione del canone di concessione demaniale marittima, anche quando effettuata ai sensi dell'art. 1, comma 252, della legge n. 296/2006, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, in quanto controversia di carattere esclusivamente patrimoniale, senza che assuma rilievo l'eventuale esercizio di poteri autoritativi o discrezionali da parte della pubblica amministrazione.