Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2504 del 21 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:2504PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di lesioni personali volontarie di cui all'art. 582 c.p. è integrato anche dalla semplice alterazione anatomica o funzionale che innesti un significativo processo patologico, anche non definitivo, come nel caso di escoriazioni e contusioni giudicate guaribili in pochi giorni. La nozione di "malattia" rilevante ai fini di tale fattispecie criminosa comprende qualsiasi alterazione che importi un processo di reintegrazione, pur se di breve durata. La responsabilità per il reato di minaccia di cui all'art. 612 c.p. può essere affermata sulla base di una specifica e adeguatamente motivata valutazione delle risultanze probatorie da parte del giudice di merito, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella compiuta nei precedenti gradi di giudizio. L'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. deve essere eccepita già nel giudizio di merito, non potendo essere dedotta per la prima volta in sede di legittimità, in applicazione del principio di autosufficienza del ricorso per cassazione. Il decorso del termine di prescrizione può essere interrotto da atti interruttivi, determinando uno spostamento della scadenza del termine ben oltre la data della pronuncia della sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/02/2019 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALFREDO GUARDIANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PICARDI ANTONIETTA;
udito il difensore.
FATTO E DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe la corte di appello di Messina riformava parzialmente in senso favorevole al reo, limitatamente all'en…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.