Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37690 del 18 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:37690PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La minaccia di morte proferita in reazione ad una aggressione ingiusta non integra la scriminante della legittima difesa, ma al più può costituire una circostanza attenuante della provocazione, la cui valutazione è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito. Inoltre, l'erronea valutazione della sussistenza dei presupposti di tale circostanza attenuante, così come l'esclusione della responsabilità civile, non sono deducibili in sede di legittimità attraverso il vizio di violazione di legge, essendo tali profili riconducibili a mere questioni di merito e di valutazione probatoria, non sindacabili in Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. MOROSINI E.M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/01/2020 del TRIBUNALE di COSENZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Elisabetta Maria Morosini;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. LOCATELLI Giuseppe, che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con la sentenza impugnata il Tribunale di Cosenza ha conferm…

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