Consiglio di Stato sentenza n. 1316 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:1316SENT

Massima

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Le scelte di pianificazione urbanistica, espressione di un ampio potere discrezionale dell'amministrazione, possono essere sindacate in sede giurisdizionale solo nei casi di abnormità o palese travisamento dei fatti, non richiedendo una puntuale motivazione per ogni singola destinazione di zona, salvo che particolari situazioni non abbiano creato aspettative o affidamenti meritevoli di specifica considerazione. L'amministrazione, nel valutare le osservazioni presentate dai privati al piano regolatore, non ha l'obbligo di una motivazione analitica, essendo sufficiente che le ragioni del rigetto siano desumibili dalla relazione illustrativa e dai criteri generali seguiti nella formazione del piano, a meno che non emergano profili di irragionevolezza o illogicità manifesta. Inoltre, la tutela dell'affidamento del privato è riservata a ipotesi eccezionali, quali il superamento degli standard minimi, la presenza di pregresse convenzioni edificatorie o di giudicati favorevoli, ovvero la modifica in zona agricola di una destinazione di un'area limitata e interclusa da fondi edificati in modo non abusivo, non configurandosi invece una legittima aspettativa in capo al proprietario di un immobile caratterizzato da una situazione di perdurante abusività.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/02/2023

N. 01316/2023REG.PROV.COLL.

N. 08954/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8954 del 2016, proposto dai signori Federigo Chisci, Rosanna Fani, società Cedia di Chisci Federigo e C. s.a.s., quest’ultima in persona del suo legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'avvocato Vittorio Chierroni, con domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, via de' Rondinelli n. 2;

contro

il comune di Firenze, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Annalisa Minucci, Antonella Pisapia, con domicilio eletto presso lo studio Giuseppe Lepore in Roma, via Polibio, 15;

per la riforma

della sentenza del…

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