Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14252 del 26 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:14252PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della gravità indiziaria ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale deve essere effettuata dal giudice attraverso un esame completo e unitario di tutti gli elementi di prova acquisiti, senza omettere di considerare specificamente alcuna risultanza probatoria rilevante. Il giudice del riesame, nel modificare la decisione del primo giudice, deve fornire un'adeguata, completa e convincente motivazione che dia conto della diversa valutazione degli elementi di prova e delle ragioni che inducono a una conclusione difforme rispetto a quella originaria. L'omissione di una compiuta valutazione di prove decisive, come le conversazioni intercettate, e la mancata considerazione della loro connessione e valutazione unitaria, integrano un vizio di motivazione che comporta l'annullamento del provvedimento e il rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi - rel. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DISTRETTUALE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA;

nei confronti di:

1) (OMISSIS), n. il (OMISSIS);

2) (OMISSIS), n. il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria del 21.12.2012;

Sentita la relazione del ((omissis));

Udita la requisitoria del ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio nei limiti del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha concluso c…

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