Cassazione penale Sez. I sentenza n. 15866 del 16 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:15866PEN

Massima

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Il metodo mafioso, caratterizzato dalla forza intimidatrice del vincolo associativo, dalla condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, costituisce l'elemento essenziale e necessario per la configurazione del delitto di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p., a prescindere dalla realizzazione di specifici atti di intimidazione da parte dei singoli associati, essendo sufficiente che l'associazione abbia conseguito, in concreto, nell'ambiente in cui opera, un'effettiva capacità di intimidazione, tale da mantenere vivo un alone permanente di intimidazione diffusa. La prova degli elementi costitutivi del reato associativo può essere desunta, con metodo logico-induttivo, dal rilievo che il sodalizio presenti tutti gli indici rivelatori del fenomeno mafioso, quali la segretezza del vincolo, i vincoli di comparaggio o di comparatico tra gli adepti, il rispetto assoluto del vincolo gerarchico, l'accollo delle spese di giustizia da parte della cosca, il diffuso clima di omertà come conseguenza e indice rivelatore dell'assoggettamento alla consorteria. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, se intrinsecamente attendibili e oggettivamente riscontrate, costituiscono valido elemento probatorio per la dimostrazione della sussistenza dell'associazione mafiosa e del ruolo svolto dai singoli imputati al suo interno. L'aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991 è applicabile sia a coloro che sono partecipi dell'associazione mafiosa, sia a coloro che, pur essendone estranei, abbiano agito con metodo mafioso o al fine di agevolare l'attività dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1939/2010 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 18/07/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/01/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

udito, per la parte…

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