Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 416 del 2011

ECLI:IT:TARLT:2011:416SENT

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire da parte della pubblica amministrazione, sulla base di una inesatta rappresentazione della condizione giuridica del lotto, determina il consolidamento di una situazione di qualificato affidamento del privato, la cui tutela prevale sull'interesse pubblico alla conservazione dello stato originario dei luoghi, salvo che l'amministrazione dimostri la sussistenza di un interesse pubblico prevalente e la ragionevolezza del termine per l'esercizio del potere di annullamento, adeguatamente comparato con il pregiudizio arrecato al privato. L'annullamento del permesso di costruire, in assenza di tali presupposti, risulta pertanto illegittimo per violazione dell'art. 21-nonies della legge n. 241/1990. La pubblica amministrazione, nell'esercizio del potere di annullamento di un provvedimento favorevole al privato, è tenuta a valutare attentamente la situazione di affidamento determinatasi in capo al destinatario del provvedimento, in ragione del tempo trascorso dal rilascio dello stesso e della condotta tenuta dall'amministrazione, la quale non può aver omesso di effettuare le necessarie verifiche sulla legittimità del titolo edilizio rilasciato. Il sacrificio di tale affidamento richiede una specifica e adeguata motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico prevalente e alla ragionevolezza del termine per l'esercizio del potere di annullamento, in applicazione dei principi stabiliti dall'art. 21-nonies della legge n. 241/1990. Inoltre, l'annullamento di un permesso di costruire non può essere disposto in contrasto con precedenti provvedimenti dell'amministrazione che abbiano riconosciuto la sostanziale conformità dell'intervento edilizio realizzato al contesto paesaggistico, in assenza di nuovi e diversi elementi sopravvenuti. In tal caso, l'annullamento risulterebbe viziato da illogicità e contraddittorietà.

Sentenza completa

N. 00360/2009
REG.RIC.

N. 00416/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00360/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n. 360 del 2009, proposto da Rocco Lupo, rappresentato e difeso dagli avvocati Arturo Cancrini, Erminia Piselli e Corrado de Simone, presso il cui studio in Latina, viale dello Statuto n. 24, è elettivamente domiciliato;

contro

il comune di Gaeta, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Patrizia Manzo, elettivamente domiciliato in Latina presso la segreteria della sezione;

per l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione

del provvedimento prot. n. 3615 del 29 gennaio 2009 del Dirigente del VII settore – urbanistica e assetto del territorio del comu…

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