Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36691 del 24 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:36691PEN

Massima

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Il concorso formale tra il reato di uso di atto recante impronta di timbro contraffatta e il reato di falsificazione dell'atto stesso è configurabile quando la falsificazione dell'impronta non costituisce attività necessaria alla realizzazione della falsità materiale della certificazione amministrativa redatta su moduli preconfezionati. La contestazione della recidiva specifica non richiede l'indicazione di tutti i singoli precedenti penali suscettibili di considerazione, essendo sufficiente il diretto confronto tra i fatti oggetto di imputazione e il certificato penale. L'uso consapevole e cosciente di alcol non esclude né diminuisce l'imputabilità, consentendo di ritenere cosciente e volontario il fatto commesso in tale situazione volontariamente indotta. In presenza di precedenti penali, l'assenza di elementi positivi idonei a giustificare la concessione delle attenuanti generiche e la riduzione della pena legittima il diniego di tali benefici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Iv. Ze., nato il (OMESSO);

avverso la sentenza in data 29.11.2007 della Corte d'appello di Bologna;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dr. M. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata limitata…

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