Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20034 del 26 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:20034PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni mobili e immobili, disposto nell'ambito di un procedimento penale, può essere revocato qualora, nel corso del giudizio di legittimità, emerga la sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, in quanto i beni sottoposti a sequestro siano stati nel frattempo restituiti. In tali ipotesi, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di rigetto dell'istanza di dissequestro e restituzione dei beni deve essere dichiarato inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il provvedimento impugnato ha perso la sua attualità e rilevanza per il ricorrente. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce meramente dichiarative su situazioni ormai superate, e a realizzare l'economia processuale, impedendo l'inutile protrarsi di un giudizio privo di concreti effetti per la parte interessata. Tale principio si fonda sull'esigenza di concentrare l'attività giurisdizionale sulle sole questioni effettivamente rilevanti e attuali, in ossequio ai canoni di ragionevole durata del processo e di buon andamento dell'amministrazione della giustizia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ME. SE. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 160/2009 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 21/10/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

sentite le conclusioni del PG Dott. Carlo Di Casola, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso per sopravvenuta carenza d'interesse.

CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO

1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe …

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