Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La disciplina transitoria di cui all'art. 29, comma 1, del D.Lgs. 4 marzo 2014 n. 46, relativa al rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA) per le "installazioni esistenti", non è applicabile agli impianti di trattamento meccanico-biologico (TMB) non ancora realizzati, ma solo autorizzati, in quanto tali impianti non possono essere considerati "installazioni esistenti" ai sensi della normativa. Pertanto, per il rinnovo dell'AIA di un impianto TMB non ancora realizzato, l'amministrazione competente deve avviare un nuovo procedimento di rilascio dell'AIA, applicando integralmente la disciplina del Titolo III-bis della Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006, e non può limitarsi a un mero rinnovo sulla base della previgente normativa. Ciò al fine di consentire una nuova e completa istruttoria che tenga conto di tutti gli elementi rilevanti, come la verifica della reale necessità dell'impianto in relazione alla capacità degli impianti esistenti di soddisfare il fabbisogno, nonché della compatibilità della localizzazione con gli strumenti urbanistici vigenti.