Il silenzio-assenso della Soprintendenza si forma, ai sensi dell'art. 11, comma 9, del D.P.R. n. 31/2017, qualora il parere vincolante non sia reso entro il termine di venti giorni dalla ricezione della proposta di autorizzazione paesaggistica semplificata da parte dell'amministrazione procedente, a condizione che quest'ultima abbia previamente formulato una motivata proposta di accoglimento dell'istanza. In tal caso, l'amministrazione procedente è tenuta a rilasciare l'autorizzazione paesaggistica, non potendo discostarsi dal parere tacitamente acquisito, in ragione della sua indiscussa obbligatorietà e vincolatività. Il parere contrario espresso tardivamente dalla Soprintendenza è pertanto inefficace, ai sensi dell'art. 2, comma 8-bis, della legge n. 241/1990, non potendo l'amministrazione comunale adottare un provvedimento di diniego in contrasto con la logica della vincolatività dell'atto consultivo formatosi per silenzio-assenso.