Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22100 del 23 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:22100PEN

Massima

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Il giudice di rinvio, nel riesaminare la vicenda oggetto di annullamento con rinvio da parte della Corte di Cassazione, ha il dovere di procedere ad una libera e incondizionata valutazione della qualificazione giuridica del fatto, dell'attribuibilità della condotta all'imputato e della sussistenza o meno delle circostanze aggravanti e attenuanti, senza essere vincolato da precedenti pronunce, al fine di pervenire ad una corretta determinazione della misura della pena, nel rispetto dei principi di diritto enunciati dalla Corte di legittimità. In particolare, il giudice di rinvio è tenuto a esaminare attentamente la sussistenza dell'attenuante del risarcimento del danno prevista dall'art. 62, n. 6, c.p., qualora la stessa sia stata in precedenza riconosciuta, al fine di valutarne l'incidenza sulla quantificazione della pena, in ossequio al principio di proporzionalità della sanzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO Francesc - rel. Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5091/2011 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 06/02/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/05/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. A. MONTAGNA che ha concluso per Annullamento con rinvio sulla pena; rigetto nel resto;

udito il difensore avv. (OMISSIS) D. e (OMISSIS) G. che insistono.

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