La confisca di un bene immobile disposta nell'ambito di una misura di prevenzione patrimoniale è legittima quando, pur in assenza di una formale intestazione in capo al soggetto sottoposto alla misura, risulti accertata in concreto la sua effettiva disponibilità del bene, anche in virtù di una presunzione legale, a prescindere dalla provenienza lecita o meno del terreno su cui insiste l'immobile, in quanto la confisca si estende non solo alle pertinenze ma anche al suolo su cui è realizzato l'edificio, in applicazione del principio di accessione invertita. Il giudice, nel valutare la disponibilità del bene, deve tenere conto non solo dell'intestazione formale, ma anche di tutti gli elementi di fatto, come la consistenza strutturale e il valore dell'immobile, nonché l'accertata incapacità reddituale dei soggetti che ne hanno la materiale disponibilità, tali da far presumere l'origine illecita dei mezzi impiegati per la sua realizzazione. La mancanza di capacità reddituale sufficiente alla realizzazione dello stesso fabbricato, in assenza di una situazione di convivenza tra i nuclei familiari che ne hanno la disponibilità, legittima la presunzione di provenienza illecita dei mezzi impiegati per la sua costruzione, rendendo legittima la confisca del bene.