Consiglio di Stato sentenza n. 952 del 2005

ECLI:IT:CDS:2005:952SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio dei propri poteri di regolamentazione della circolazione stradale, può adottare provvedimenti di istituzione del senso unico di marcia su una strada al fine di razionalizzare il traffico veicolare nelle zone limitrofe, in conseguenza di modifiche alla viabilità in altre strade adiacenti, senza che sia necessario dimostrare la pericolosità del precedente doppio senso di circolazione. Tali provvedimenti, pur potendo incidere sulla possibilità di accesso alla proprietà privata, sono legittimi in quanto rispondenti a esigenze di interesse pubblico di migliore organizzazione della circolazione stradale, fermo restando il dovere dell'amministrazione di concordare con gli interessati le modifiche necessarie per adeguare al nuovo senso di circolazione i passi carrai preesistenti. L'adozione di tali provvedimenti rientra nella competenza dei dirigenti degli enti locali, in applicazione della normativa che attribuisce loro l'adozione di tutti gli atti di gestione e degli atti e provvedimenti amministrativi in genere, salvo il potere sindacale in materia di ordinanze contingibili ed urgenti. Pertanto, l'ordinanza che istituisce il senso unico di marcia su una strada, adottata dal responsabile dell'ufficio di polizia municipale di un comune, è legittima, pur incidendo sulla possibilità di accesso alla proprietà privata, in quanto risponde a esigenze di interesse pubblico di migliore organizzazione della circolazione stradale, senza che sia necessario dimostrare la pericolosità del precedente doppio senso di circolazione, e rientra nella competenza del dirigente comunale, in applicazione della normativa che attribuisce loro l'adozione di tutti gli atti di gestione e degli atti e provvedimenti amministrativi in genere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
Sezione Quinta
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 4489/2004, proposto dal sig. Bi. Le., rappresentato e difeso dagli avv.ti A. Ca., C. Mo. e G. F. Ro., elettivamente domiciliato presso quest'ultimo in Ro., via c. n. 5;
CONTRO
Comune di ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti A. Ma. e L. Ma., elettivamente domiciliato presso quest'ultimo in Ro., via c. n. 5;
- Ufficio di Polizia Municipale del Comune di ((omissis)); n. c.,
e nei confronti
del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in persona del ministro p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Ro., via dei Po. n. 12;
- del Sig. Ma. Me., n. c.
per la riforma
della sentenza TAR Veneto Sez. II n. 1798 dell'11.3.2003, con la quale, è stato respinto il ricorso proposto dal sig. Bi. Le.;<…

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