Cassazione penale Sez. III sentenza n. 41806 del 7 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:41806PEN

Massima

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Il reato di violenza sessuale, pur essendo distinto dal reato di maltrattamenti in famiglia, può concorrere con quest'ultimo quando le condotte illecite, pur essendo in parte autonome, siano caratterizzate da una pluralità di atti lesivi, non meramente strumentali alla realizzazione della violenza sessuale, ma riconducibili a una condotta complessiva di prevaricazione e sopraffazione della vittima. In tali casi, la valutazione della credibilità della persona offesa deve essere effettuata tenendo conto non solo della coerenza e linearità delle sue dichiarazioni, ma anche di eventuali riscontri esterni, come le testimonianze di terzi che abbiano avuto conoscenza diretta dei comportamenti violenti dell'imputato. Inoltre, la mancata denuncia immediata degli abusi sessuali subiti dalla vittima può trovare giustificazione nella comprensibile ritrosia a rivelare aspetti così intimi della propria vita privata, soprattutto in contesti culturali ancora caratterizzati da una concezione dei doveri coniugali come obblighi cui si può pretendere un forzato adempimento. Pertanto, la condanna per il reato di violenza sessuale, unitamente a quello di maltrattamenti in famiglia, può essere legittimamente pronunciata sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di prova, che tenga conto della particolare condizione di soggezione e timore della vittima, senza che ciò comporti un travisamento della prova o una violazione dei principi di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MAGRO ((omissis)) - Consigliere

Dott. AMOROSO ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso la sentenza della Corte d'appello di Ancona del 16/09/2021.
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis))na Amoroso;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza del 16/09/2021, la Corte d'appello di Ancona ha confermato …

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