Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3707 del 30 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:3707PEN

Massima

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Il reato di ingiuria sussiste quando le espressioni utilizzate, anche se entrate nell'uso comune, abbiano una portata offensiva dell'onore e del decoro della persona, trascendendo la mera volgarizzazione del linguaggio. L'esimente della provocazione può operare solo se il fatto provocatorio sia contrario alle regole della civile convivenza, non essendo sufficiente la mera antigiuridicità formale, e se sia immediatamente precedente all'offesa, salvo giustificabili eccezioni. Le dichiarazioni della persona offesa possono costituire prova della responsabilità dell'imputato, senza necessità di riscontri esterni, e il giudice non è tenuto a confutare espressamente ogni tesi difensiva, essendo sufficiente che la motivazione evidenzi una ricostruzione dei fatti che conduca implicitamente al rigetto della deduzione difensiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro Presidente del 30/11/2 -

Dott. BEVERE Antonio Consigliere SENTE -

Dott. VESSICHELLI Maria Consigliere N. 2 -

Dott. ZAZA Carlo Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. rel. Consigliere N. 21986/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMESSO) N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 12/2009 TRIB.SEZ.DIST. di CONEGLIANO, del 21/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/11/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CES…

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