Il giudice, nel concedere la sospensione condizionale della pena subordinatamente al risarcimento del danno in favore della parte civile, deve procedere a una valutazione, anche sommaria, delle condizioni economiche dell'imputato, al fine di verificare la sua concreta possibilità di adempiere all'obbligo patrimoniale imposto. Tale accertamento è necessario per evitare che la subordinazione del beneficio al risarcimento determini una discriminazione a carico dell'imputato per ragioni connesse alle sue condizioni economiche, in contrasto con il principio di uguaglianza sancito dall'art. 3 Cost. Pertanto, il giudice deve motivare adeguatamente in ordine alla valutazione delle capacità economiche dell'imputato, tenendo conto degli elementi emersi dagli atti processuali che possano far dubitare della sua effettiva possibilità di far fronte all'obbligo risarcitorio. Solo in tal modo è possibile assicurare il rispetto dei principi di ragionevolezza e proporzionalità nella determinazione delle condizioni per la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena.