Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20084 del 21 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:20084PEN

Massima

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Il falso ideologico per induzione commesso su documento pubblico si configura quando la dichiarazione non veritiera del privato concerne fatti dei quali l'atto del pubblico ufficiale è destinato a provarne la verità, inducendolo in errore. Ciò si verifica anche quando il pubblico ufficiale emana un provvedimento recependo elementi fattuali falsi riguardanti i presupposti necessari per la sua adozione, sulla base di atti o attestazioni non vere provenienti dal privato. In tali casi, risponde del falso ideologico colui che ha posto in essere l'atto o l'attestazione non vera. La natura della domanda inserita negli atti processuali sostituiti (riconvenzionale o subordinata) è irrilevante, essendo sufficiente che il giudice sia stato indotto in errore circa la tempestività o regolarità della stessa, determinando l'adozione di statuizioni non dovute. Il falso non può essere considerato innocuo o inutile quando, pur in assenza di un pregiudizio concreto, abbia comunque determinato l'adozione di provvedimenti non dovuti da parte del pubblico ufficiale. L'onere della prova dell'incidenza causale della condotta sulla formazione dell'errore giudiziario grava sull'imputato, il cui ricorso è inammissibile in assenza di autosufficienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere Rel.

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Pa.Al., nato il (Omissis),
avverso la sentenza della Corte di appello di Campobasso in data 11-05-2023;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Carlo Renoldi;
letta la requisitoria scritta presentata ai sensi dell'art. 23, comma 8, D.L. 28 ottobre 2020, n. 137, con cui il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Paola Mastroberardino, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilità del ricorso;
lette le conclusioni scritte presentate, ai sensi dell'art. 23, comma 8,…

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