Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49457 del 27 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:49457PEN

Massima

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Il concorso nel reato di estorsione e nell'attività di illecita concorrenza con minaccia e violenza, aggravati dal metodo mafioso, può essere desunto da gravi indizi di colpevolezza, quali: le intercettazioni ambientali e telefoniche, le dichiarazioni della persona offesa, la presenza dell'indagato in occasione delle condotte delittuose, la sua consapevolezza della caratura criminale dei concorrenti e del loro legame con l'associazione mafiosa, nonché il suo intervento per ottenere il pagamento di somme richieste in modo intimidatorio. L'aggravante del metodo mafioso è configurabile anche nei confronti di soggetti non appartenenti all'associazione, in ragione dell'utilizzo del metodo e della finalità di agevolazione del sodalizio mafioso, senza che sia necessario un previo accertamento della effettiva intraneità dell'agente al sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI Umberto - Presidente

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3941/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 16/06/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Napoli, costituito ex articolo 309 c.p.p., con l'ordinanza impugnata, deliberata il 16 giugno 2014, ha confermato quella emessa dal G.i.p…

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