Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 315 del 2011

ECLI:IT:TARLE:2011:315SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Gli abusi edilizi realizzati su immobili sottoposti a vincoli di inedificabilità relativa, imposti prima dell'esecuzione delle opere, in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici, non sono suscettibili di sanatoria ai sensi dell'art. 32, comma 27, lett. d), del D.L. n. 269/2003, convertito nella L. n. 326/2003, a prescindere dalla successiva imposizione di ulteriori vincoli di tutela paesaggistica o ambientale. Ciò in quanto la normativa sul condono edilizio, nel bilanciare i diversi interessi pubblici in gioco, ha previsto una specifica causa di esclusione dalla sanatoria per tali fattispecie, la quale non può essere derogata o superata dalla disciplina sul condono paesaggistico di cui all'art. 1, comma 37, della L. n. 308/2004, attesa la diversità degli interessi tutelati e dei relativi regimi sanzionatori amministrativi e penali. Di conseguenza, gli abusi edilizi realizzati in tali condizioni sono soggetti all'ordine di demolizione, non potendo essere sanati nemmeno attraverso il procedimento di accertamento di compatibilità paesaggistica previsto dal citato art. 1, comma 37, della L. n. 308/2004.

Sentenza completa

N. 01146/2004
REG.RIC.

N. 00315/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01146/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1146 del 2004, proposto da:
-OMISSIS- rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), elettivamente domiciliato presso quest’ultimo in Lecce, via 95 Rgt. Fanteria n. 19;

contro

Comune di Gallipoli, non costituito;

per l'annullamento

- della determina dirigenziale prot.n. 9722 del 9 marzo 2004 con cui il Comune di Gallipoli ha ritenuto irricevibile la dichiarazione di interesse formulata dal ricorrente ai sensi dell’art. 32, comma 35 del D.L. n. 269/2003, convertito nella L. 326/2003, per la definizione di illeciti edilizi;

- di ogni altro atto presupposto, collegato, c…

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