Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7381 del 18 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:7381PEN

Massima

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Il difetto di contestazione formale di una data erronea nell'imputazione non determina la nullità della sentenza di condanna, qualora risulti inequivocabilmente individuato il fatto oggetto di contestazione sulla base degli atti processuali, senza che ciò abbia menomato l'esercizio del diritto di difesa dell'imputato. L'errore materiale nella data indicata nell'imputazione, se corretto in motivazione, non richiede una specifica modifica della contestazione ai sensi dell'art. 516 c.p.p., non incidendo sulla individuazione del fatto né sulla riconoscibilità del thema probandum. La motivazione sulla determinazione della pena, pur se concisa, è sufficiente se rispettosa dei criteri di cui all'art. 133 c.p., tenuto conto della modestia e della natura pecuniaria della sanzione, nonché della necessaria semplicità che deve assistere le decisioni del Giudice di pace.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GI. Vi., nato il (OMESSO);

avverso la sentenza in data 10.1.2006 (dep. 24.1.2006) del Giudice di pace di Velletri.

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. M. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per la declaratoria d'inammissibilita' del r…

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