Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile realizzato in assenza o difformità dalla concessione edilizia, pur comportando un abuso edilizio, non può essere automaticamente ricondotto alla fattispecie di "opere realizzate in assenza o difformità dalla licenza edilizia o concessione e non conformi alle norme urbanistiche ed alle prescrizioni degli strumenti urbanistici", di cui al punto 1 della tabella allegata alla legge n. 47 del 1985, qualora tale mutamento non determini anche una difformità alle norme urbanistiche e agli strumenti urbanistici. In tali casi, trovano applicazione le previsioni di cui al punto 4 della medesima tabella, che disciplina specificamente il "mutamento di destinazione d'uso", con una oblazione più contenuta. Tuttavia, ove il mutamento di destinazione d'uso si accompagni anche a opere realizzate in totale difformità dalla concessione edilizia e in contrasto con le norme urbanistiche, si applica integralmente la fattispecie di cui al punto 1 della tabella, che prevede l'oblazione nella misura maggiore. Inoltre, il termine breve di prescrizione di 36 mesi previsto dall'art. 35, comma 12, della legge n. 47 del 1985 per il conguaglio o il rimborso dell'oblazione decorre non dalla mera presentazione della domanda di condono, ma dal momento in cui la documentazione necessaria per la determinazione dell'entità del contributo risulta completa.