Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49066 del 11 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:49066PEN

Massima

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Il reato di diffamazione pluriaggravata è integrato quando l'autore, consapevole e volontariamente, pubblica su un social network frasi offensive e ingiuriose idonee a ledere la reputazione di una persona, anche se individuabile solo da un ristretto numero di soggetti, senza che sia necessaria l'indicazione nominativa della persona offesa o che la frase sia letta da un numero elevato di utenti. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, ovvero dalla consapevolezza di pronunciare una frase lesiva dell'altrui reputazione e dalla volontà che essa venga a conoscenza di più persone, anche solo due. Pertanto, l'utilizzo di un social network, quale mezzo di comunicazione di generalizzata attitudine ricettiva, è sufficiente a integrare l'aggravante della pubblicità, a prescindere dal numero effettivo di persone che abbiano letto il contenuto offensivo. Ai fini dell'individuabilità della persona offesa, sono rilevanti i riferimenti soggettivi, temporali, motivazionali e personali contenuti nell'espressione diffamatoria, che consentano di ricondurre la stessa, con sufficiente esattezza, a un determinato soggetto, anche se solo per un ristretto cerchio di persone. La valutazione complessiva degli elementi della fattispecie incriminatrice, in osservanza dei principi fissati dalla sentenza di annullamento, deve condurre a un convincimento certo, privo di vizi logici e giuridici, circa la responsabilità penale dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 67/2014 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA del 08/07/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in pubblica udienza del 08/07/2015 la relazione fatta dal Consigliere dott. Angela Tardio;
udito il Procuratore Generale in persona del dott. Luigi Maria Flamini, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso e in subordine la declar…

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