Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 2452 del 18 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:2452PEN

Massima

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Il concorso esterno in associazione mafiosa si configura quando il soggetto, pur non facendo parte organicamente del sodalizio criminale, pone in essere condotte di agevolazione e sostegno al gruppo mafioso, mettendosi a disposizione dello stesso e contribuendo in maniera consapevole e volontaria al rafforzamento e alla conservazione della sua forza intimidatrice e della sua capacità di penetrazione nel tessuto sociale ed economico. Tale condotta, pur non integrando l'ipotesi di partecipazione al sodalizio, è comunque penalmente rilevante in quanto idonea a cagionare un danno al bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice, ossia l'ordine pubblico e la libera determinazione degli individui di fronte alla forza di intimidazione mafiosa. Pertanto, ai fini della configurabilità del concorso esterno, non è necessario che il soggetto agisca su mandato o su indicazione diretta del sodalizio criminale, essendo sufficiente che egli consapevolmente e volontariamente metta a disposizione del gruppo mafioso il proprio contributo, anche di natura meramente occasionale o episodica, purché idoneo a rafforzarne la capacità di penetrazione e di condizionamento dell'ambiente circostante. Inoltre, l'accertamento della responsabilità per concorso esterno non richiede necessariamente la prova dell'avvenuta aggiudicazione di appalti o altri vantaggi economici alle ditte indicate dal sodalizio mafioso, essendo sufficiente la dimostrazione di comportamenti tipici dello statuto giurisprudenziale del concorso esterno, come la messa a disposizione del soggetto a favore del clan. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a valutare complessivamente il contributo causale del concorrente esterno, senza limitarsi a singoli episodi, ma considerando l'intero contesto fattuale e probatorio, al fine di accertare la sussistenza del nesso eziologico tra la condotta del concorrente e il rafforzamento del sodalizio criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. VILLONI Orlan - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso straordinario proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 24589/18 della Corte di Cassazione, Seconda Sezione Penale del 26/04/2018;
udita in camera di consiglio la relazione del consigliere, Dott. O. Villoni.
RILEVATO
che il condannato (OMISSIS) ha proposto ricorso straordinario ai sensi dell'articolo 625-bis c.p.p. avverso la sentenza con cui la Seconda Sezione Penale di questa Corte di Cassazione ne ha dichiarato inammissibile il ricorso anch'esso straordinario a sua volta pr…

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