Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31705 del 11 agosto 2010

ECLI:IT:CASS:2010:31705PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel disporre l'applicazione provvisoria di una misura di sicurezza detentiva nei confronti di un soggetto affetto da infermità mentale che ha commesso un fatto previsto dalla legge come reato, deve valutare con particolare attenzione la persistente pericolosità sociale dell'imputato, tenendo conto non solo delle risultanze peritali, ma anche di ogni altro elemento significativo, come la pregressa storia clinica e terapeutica del soggetto, al fine di individuare la misura più idonea a garantire, nel contempo, le finalità di cura e contenimento della pericolosità. La scelta della misura detentiva, rispetto a quella non detentiva della libertà vigilata con obbligo di sottoposizione a trattamento terapeutico, deve essere adeguatamente motivata, in ossequio al principio costituzionale per cui l'applicazione provvisoria della misura di sicurezza deve rispondere a finalità di cura e custodia dell'infermo, evitando di aggravare il suo stato psicopatologico. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione sulla motivazione del provvedimento è circoscritto alla verifica della sua completezza, coerenza e assenza di vizi logici, senza poter sindacare gli accertamenti di fatto compiuti dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. CE. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 572/2009 TRIB. LIBERTA' di TRIESTE, del 03/12/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO Aldo;

sentite le conclusioni del PG Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, il quale ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO

1. Nei confronti di Co. Ce. - persona sottoposta ad indagini in relazione al ferime…

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