Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3390 del 26 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:3390PEN

Massima

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L'identificazione della persona che presenta la querela può essere effettuata nel verbale di ratifica posto in calce alla querela stessa, anche attraverso il semplice richiamo delle generalità del soggetto già contenute nella querela, senza che sia necessaria un'espressa attestazione del funzionario ricevente. La mancanza di tale attestazione espressa non determina il difetto di querela, essendo sufficiente l'indicazione delle generalità del querelante nella querela e il loro richiamo nel verbale di ratifica, al fine di assicurare l'identificazione della persona che ha presentato l'istanza punitiva. Il giudice è pertanto tenuto a valutare la validità della querela sulla base di tali elementi, senza poter dichiarare il non doversi procedere per difetto di querela sulla base della sola mancanza di un'attestazione espressa del funzionario ricevente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI MISTRETTA;

nei confronti di:

1) MA. SA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 126/2007 GIUDICE DI PACE di ((omissis)) DI CAMASTRA, del 18/03/2008;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)).

FATTO E DIRITTO

Il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Mistretta ha presentato ricorso avverso la sentenza emessa dal giudice di pace di …

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