Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39586 del 3 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:39586PEN

Massima

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Il ruolo apicale di un soggetto all'interno di un'associazione di tipo mafioso può essere desunto da una pluralità di elementi convergenti, quali il suo coinvolgimento in vicende che evidenziano il suo status di punto di riferimento sul territorio, la sua capacità di mediare e risolvere conflitti tra soggetti appartenenti a diverse consorterie, la sua posizione defilata solo in apparenza ma in realtà destinatario di informazioni e delazioni da parte di altri membri del sodalizio. Tali elementi, unitamente alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia e alle risultanze delle intercettazioni, possono integrare gravi indizi dell'effettiva e attuale partecipazione dell'indagato all'associazione mafiosa, anche in posizione di vertice, senza che sia necessario l'accertamento giudiziale pregresso della sua appartenenza al sodalizio. Il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza di tali gravi indizi, non è tenuto a dirimere questioni tecniche che richiederebbero accertamenti peritali incompatibili con la struttura e i tempi del procedimento cautelare, potendo limitarsi alla valutazione delle risultanze processuali già acquisite o degli elementi eventualmente prodotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/11/2017 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAIRO ANTONIO;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. VIOLA ALFREDO POMPEO;
Il P.G. conclude chiedendo il rigetto del ricorso.
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA in difesa di (OMISSIS) conclude insistendo nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 4/10/2017, depositata il…

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