Il giudice può disporre il ricovero in casa di cura e custodia di un soggetto, quale misura di sicurezza, qualora risulti accertata la sussistenza di una patologia mentale, anche in assenza di una condanna penale, quando vi siano elementi probatori sufficienti a ritenere che il soggetto possa commettere ulteriori fatti di reato dovuti al suo stato psichico. Tale misura, disposta in via provvisoria dal giudice, può essere revocata solo in presenza di elementi concreti che dimostrino il venir meno dei presupposti che ne hanno giustificato l'applicazione, come l'assenza di malattia mentale o l'insussistenza del pericolo di recidiva. Il ricorso avverso il provvedimento che conferma la misura di sicurezza è inammissibile se generico e non adeguatamente motivato, in quanto il giudice di merito ha il dovere di valutare attentamente le risultanze probatorie per accertare la sussistenza dei presupposti richiesti dalla legge per l'applicazione e il mantenimento della misura, fornendo una congrua e logica motivazione.