Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1764 del 2021

ECLI:IT:TARMI:2021:1764SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il provvedimento di repressione degli abusi edilizi, come l'ordine di demolizione di un'opera realizzata in assenza di titolo abilitativo, costituisce atto dovuto della Pubblica Amministrazione, riconducibile ad esercizio di potere vincolato, in mera dipendenza dall'accertamento dell'abuso e della sua riconducibilità ad una delle fattispecie di illecito previste dalla legge. Pertanto, tale provvedimento non richiede una particolare motivazione, essendo sufficiente la mera descrizione e rappresentazione del carattere illecito dell'opera realizzata, né è necessaria una previa comparazione dell'interesse pubblico alla repressione dell'abuso, che è in re ipsa, con l'interesse del privato proprietario del manufatto. Ciò anche se l'intervento repressivo avvenga a distanza di tempo dalla commissione dell'abuso, ove il medesimo non sia stato oggetto di sanatoria in base agli interventi legislativi succedutisi nel tempo. L'ordine di demolizione non ammette deroghe neppure nell'ipotesi in cui intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino, in quanto il principio in questione non consente di ammettere alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva che il tempo non può giammai legittimare.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/07/2021

N. 01764/2021 REG.PROV.COLL.

N. 02833/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2833 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
G.A.P.A. s.r.l., in persona del legale rappresentante 
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Ettore Ribolzi, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Ettore Ribolzi, sito in Milano, via L. Ariosto, n. 30;

contro

Comune di Seregno, in persona del Sindaco 
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Guido Bardelli, Vincenzo Andrea Piscopo, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Guido Bardelli, sito in Milano, via Visconti di Modrone, n. 12;

per l'annullamento:

A) Per…

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