Il provvedimento amministrativo di diniego della sanatoria edilizia per una tettoia realizzata abusivamente è legittimo qualora l'intervento di adeguamento proposto non rispetti le prescrizioni delle norme tecniche di attuazione dello strumento urbanistico generale, in particolare il requisito dell'apertura su almeno tre lati, e non possa essere ricondotto alle "modeste opere di adeguamento" ammesse dalla disciplina comunale, in quanto tali limiti non possono essere superati attraverso il procedimento di sanatoria di cui all'art. 13 della legge n. 47/1985 (ora art. 36 del d.P.R. n. 380/2001). Inoltre, in presenza di un atto amministrativo plurimotivato, è sufficiente la legittimità di una sola delle autonome ragioni giustificatrici della decisione per condurre al rigetto dell'intero ricorso, anche qualora le ulteriori censure risultassero fondate.