Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10144 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:10144SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di revoca delle misure di accoglienza nei confronti di un soggetto beneficiario deve essere preceduto dalla comunicazione dell'avvio del relativo procedimento, salvo che ricorrano ragioni di urgenza qualificata che giustifichino la deroga all'obbligo partecipativo. L'omissione della fase partecipativa e l'omessa contezza motivazionale delle ragioni che hanno determinato la mancata comunicazione dell'avvio del procedimento comportano l'illegittimità del provvedimento di revoca, il quale deve essere annullato dal giudice amministrativo. L'amministrazione, tuttavia, rimane libera di adottare un nuovo provvedimento, nel rispetto delle garanzie procedimentali, qualora permangano i presupposti per la revoca delle misure di accoglienza.

Sentenza completa

N. 05847/2015
REG.RIC.

N. 10144/2015 REG.PROV.COLL.

N. 05847/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5847 del 2015, proposto da: Lonseny Sangare, rappresentato e difeso dall'avv. Alessandro Ferrara, con domicilio eletto in Roma, viale Angelico, 78;

contro

U.T.G. - Prefettura di Roma, in persona del l.r. p.t., rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato di Roma ;

nei confronti di

Consorzio di Cooperative Sociali Eriches 29;

per l'annullamento

del decreto di revoca delle misure di accoglienza presso il Centro "Namaste" di via G. Grappelli n. 42 Roma;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzion…

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