Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1450 del 2023

ECLI:IT:TARMI:2023:1450SENT

Massima

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La cessazione del rapporto concessorio di un bene pubblico, che non sia dovuta a decadenza, revoca o recesso del concessionario, comporta il diritto del concessionario uscente al riconoscimento di un'indennità pari a dodici mensilità dell'ultimo corrispettivo corrisposto, in applicazione della specifica clausola contrattuale che prevede tale indennità, salvo che l'amministrazione concedente non dimostri, con adeguata motivazione, la sussistenza di prevalenti ragioni di pubblico interesse che giustifichino il mancato riconoscimento di tale indennità. L'amministrazione non può unilateralmente disapplicare la clausola contrattuale sull'indennità di avviamento senza fornire una congrua motivazione, in quanto ciò violerebbe il principio di tutela del legittimo affidamento del concessionario uscente nel rispetto delle pattuizioni negoziali. Inoltre, la deliberazione dell'amministrazione che approva le linee di indirizzo per la gestione delle concessioni in scadenza non può retroattivamente incidere sui rapporti concessori già in essere, regolati da precedenti convenzioni, se non nel rispetto dei limiti e delle garanzie previsti dalla legge per l'annullamento d'ufficio degli atti amministrativi.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/06/2023

N. 01450/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01935/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1935 del 2020, proposto da Cravattificio Zadi S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Milano, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Milano, via della Guastalla, 6;

per l'annullamento

- della …

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