Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24717 del 30 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:24717PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di beni intestati a terzi nell'ambito di un procedimento di prevenzione patrimoniale è legittimo qualora sia accertata la disponibilità effettiva dei beni in capo al proposto, a prescindere dalla formale intestazione, in applicazione del principio di prevalenza della sostanza sulla forma. Il giudice di merito, nel valutare la confisca, deve esaminare la complessiva situazione patrimoniale e reddituale del proposto e del suo nucleo familiare, al fine di verificare la congruità tra i beni posseduti e la capacità economica dichiarata, senza limitarsi a considerare la sola intestazione formale. Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di confisca è ammissibile solo per violazione di legge e non per vizi motivazionali, essendo necessario un puntuale riferimento critico alle ragioni poste a fondamento della decisione impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv. Bellavista Mario, il 6.3.2009 difensore di:

MA. Sa. , nato a (OMESSO);

avverso il decreto della Corte di d'Appello di Palermo del 21 novembre 2008;

Letto il ricorso ed il decreto impugnato;

Sentita la relazione del Consigliere Dr. Paolo Antonio BRUNO;

Lette le conclusioni scritte del Procuratore Generale, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1. - Con decreto del 10 giugno 2000, il Tribunale di Palerm…

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