Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8516 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:8516SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive realizzate in area vincolata ai sensi del D.Lgs. 42/2004 costituisce un atto dovuto e vincolato per il Comune, che è tenuto a procedere immediatamente alla rimozione di tali interventi illegittimi a tutela dell'integrità dei luoghi ritenuti meritevoli di protezione, senza che assumano rilevanza giuridica eventuali fattori quali l'effettivo stato di degrado dell'area o la perdita delle originarie caratteristiche ambientali, almeno finché il vincolo non venga rimosso dalle autorità competenti. Il Comune non è tenuto a precedere l'ordine di demolizione con la comunicazione di avvio del procedimento, né a motivare in modo specifico sull'attualità dell'interesse pubblico al ripristino della legalità violata, essendo tale interesse "in re ipsa" in ragione della natura permanente dell'illecito edilizio. La presentazione di una domanda di sanatoria "a regime" ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. 380/2001 determina solo una temporanea sospensione dell'efficacia dell'ordinanza di demolizione, che riacquista piena efficacia in caso di rigetto della richiesta, senza necessità di un nuovo provvedimento comunale. L'impossibilità di ottenere la sanatoria per opere abusive realizzate in area vincolata, in assenza della prescritta autorizzazione paesaggistica, costituisce un motivo sufficiente a sorreggere l'ordine di demolizione, indipendentemente da ogni altra considerazione relativa alla classificazione urbanistica dell'area o alla conformità dell'intervento alla normativa edilizia.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/07/2021

N. 08516/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00593/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 593 del 2010, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via A. Stoppani, 1;

contro

Comune di Rocca di Papa non costituito in giudizio;

per l'annullamento

della ordinanza n. 148, prot. n. 31417, emessa dal Comune di Rocca di Papa con la quale è stato ingiunto alla ricorrente di eseguire la demolizione delle opere asseritamente abusive, nonchè, il ripristino dello stato dei luoghi, entro e non oltre 90 giorni dalla notifica dell'ordinanza predetta;

Visti il ricorso e i rel…

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