Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30719 del 16 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:30719PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione di una sentenza di merito, non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella del giudice di merito, né può sindacare la plausibilità di interpretazioni alternative dei fatti, purché la motivazione impugnata rispetti i canoni di logicità e coerenza interna. Il controllo di legittimità è limitato all'accertamento dell'esistenza di una motivazione e della sua non manifesta illogicità, senza poter entrare nel merito delle valutazioni probatorie e delle scelte discrezionali operate dal giudice di merito nell'ambito della sua esclusiva competenza. La modifica dell'art. 606, comma 1, lett. e) c.p.p. ad opera della L. n. 46/2006 non ha mutato la natura del giudizio di legittimità, che rimane circoscritto alla verifica della sussistenza dei requisiti minimi di esistenza e logicità della motivazione, senza poter sindacare il contenuto della decisione. Il giudice di legittimità non può, pertanto, riesaminare le risultanze processuali per fornire una diversa ricostruzione dei fatti rispetto a quella operata dal giudice di merito, a meno che non emerga un travisamento della prova, inteso come fondazione del convincimento su una prova inesistente o su un risultato di prova obiettivamente e incontestabilmente diverso da quello reale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI FIRENZE;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 9/2013 CORTE ASSISE APPELLO di FIRENZE, del 02/10/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAIAZZO ((omissis))RO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALLI Massimo, che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell…

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