Consiglio di Stato sentenza n. 280 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:280SENT

Massima

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La concessione di servizi pubblici, in assenza di espressa previsione di rinnovo tacito, non può essere prorogata oltre la scadenza originariamente prevista, imponendo all'amministrazione concedente l'obbligo di indire una nuova procedura di gara ad evidenza pubblica per l'affidamento del servizio, nel rispetto dei principi di concorrenza, libertà di iniziativa economica e buon andamento dell'azione amministrativa. Il sub-concessionario, privo di un rapporto diretto con l'amministrazione concedente, non può vantare alcuna aspettativa giuridicamente tutelata alla prosecuzione della gestione del servizio, né può impugnare il bando di gara, dovendo far valere le proprie pretese esclusivamente nei confronti del precedente concessionario nell'ambito del rapporto privatistico intercorso. Nell'ambito della procedura di gara, l'amministrazione è tenuta a valorizzare adeguatamente gli elementi qualitativi dell'offerta, attribuendo un peso preponderante al merito tecnico rispetto all'offerta economica, nel rispetto dei principi di massima partecipazione e confronto concorrenziale effettivo, senza che ciò comporti l'obbligo di motivare specificamente le ragioni di tale scelta, essendo sufficiente il richiamo alla normativa di settore e alle linee guida dell'ANAC. Inoltre, l'amministrazione non è tenuta a prevedere nel bando di gara il criterio della doppia riparametrazione, non essendo tale previsione obbligatoria per le gare da aggiudicare con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, né è necessario indicare nel bando il termine di presentazione delle offerte, essendo sufficiente la pubblicazione dello stesso in conformità alle previsioni normative.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/01/2019

N. 00280/2019REG.PROV.COLL.

N. 04506/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4506 del 2018, proposto da
Ge.M.Bi S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Marco Valerio Santonocito, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via degli Scipioni, 52;

contro

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Fratto, Vincenzo Gambardella, Egidio Mammone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. Lazio – Roma, Se…

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