Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 15749 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:15749SENT

Massima

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Il provvedimento di rifiuto della conversione del permesso di soggiorno da motivi umanitari a lavoro subordinato è legittimo quando l'Amministrazione accerti, all'esito di un'adeguata istruttoria, la non veridicità della documentazione lavorativa e alloggiativa prodotta a sostegno della relativa istanza, in quanto risultante inesistente l'attività lavorativa allegata e non genuina la documentazione presentata. In tali ipotesi, il giudizio di disvalore per il grave comportamento tenuto dallo straniero, volto a rappresentare falsamente il possesso dei requisiti richiesti, prevale sulle eventuali sopravvenienze favorevoli, non potendo l'Amministrazione essere tenuta a prendere in considerazione nuovi elementi a suo favore quando la domanda originaria risulti viziata ab imis per la condotta fraudolenta dell'interessato. Il principio di proporzionalità non impone all'Amministrazione di adottare un provvedimento di diniego solo in presenza di accertamenti definitivi sulla falsità delle allegazioni, essendo sufficiente che emergano gravi indizi di tale falsità, tali da giustificare il rigetto della domanda. Inoltre, la mancata comunicazione del preavviso di rigetto non determina l'illegittimità del provvedimento finale quando non risulti allegato un concreto pregiudizio al diritto di difesa e di partecipazione procedimentale dell'interessato, non essendo indicato in che modo tale omissione abbia impedito l'introduzione di deduzioni in grado di incidere sulla decisione.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/08/2024

N. 15749/2024 REG.PROV.COLL.

N. 06693/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6693 del 2020, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Elisabetta Sorze, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del provvedimento della Questura di Roma – Ufficio Immigrazione del 13.02.2020, notificato in data 18.06.2020, con il quale veniva decretato il rifiuto della conversione del permesso di soggiorno da motivi umanit…

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