Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 2671 del 2009

ECLI:IT:TARVEN:2009:2671SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di sanatoria edilizia da parte del privato impedisce l'esercizio del potere repressivo dell'Amministrazione, almeno fino a quando la stessa non si pronunci in senso negativo sulla istanza medesima. Ciò determina la sopravvenuta carenza d'interesse all'annullamento dell'atto sanzionatorio, con la conseguente traslazione e differimento dell'interesse ad impugnare verso il futuro provvedimento che, eventualmente, respinga la domanda di sanatoria, disponendo nuovamente la demolizione dell'opera edilizia ritenuta abusiva. Tuttavia, qualora l'abuso riguardi manufatti realizzati in area vincolata ai sensi della legge n. 1497 del 1939, l'Amministrazione competente a vigilare sull'osservanza del vincolo può imporre la restituzione in pristino a cura e spese del responsabile, oltre all'irrogazione di una sanzione pecuniaria, indipendentemente dalla presentazione di una domanda di sanatoria. In tali casi, il ricorso avverso l'ordine di demolizione non può essere accolto, in quanto l'Amministrazione è tenuta a far rispettare il vincolo paesaggistico, anche mediante l'esercizio del potere repressivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto
Sezione Seconda
ha pronunciato la presente
SENTENZA
nel giudizio introdotto con il ricorso n. 2981/96, proposto da Gi. Pe., rappresentato e difeso dall'avv. D. Di., con domicilio eletto in Ve.-Me., via Ca., (...), presso lo studio dell' avv. D. Be.

contro
il Comune di Ro. - (Vi.), in persona del sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento
dell'ordinanza 18 giugno 1996, n. 1745, con cui il sindaco di Ro. ordina al ricorrente la demolizione e la rimessione in pristino di alcuni manufatti.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 9 luglio 2009 il cons. avv. A. Gabbricci e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:
FATTO E DIRITTO
1. …

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