Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51051 del 18 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:51051PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La possibilità di applicare simultaneamente l'attenuante dei motivi di particolare valore morale o sociale e quella della provocazione è subordinata all'accertamento, in concreto, della loro ascrivibilità a distinte situazioni, poiché qualora il fatto che ne è alla base sia unico, per il principio del ne bis in idem sostanziale che impedisce la reiterata valutazione del medesimo elemento ai fini della riduzione della pena, deve applicarsi una sola delle anzidette circostanze. Pertanto, la circostanza attenuante di cui all'art. 62 c.p., n. 1 (motivi di particolare valore morale o sociale) risulta incompatibile con la già riconosciuta circostanza della provocazione, qualora entrambe siano riferibili al medesimo fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 8443/2011 CORTE APPELLO di ROMA, del 10/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/11/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Aniello Roberto, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accogl…

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