Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17597 del 6 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:17597PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione all'associazione di tipo mafioso richiede una stabile ed organica compenetrazione del soggetto con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale all'interno dello stesso, con la consapevole condivisione dei relativi scopi criminosi. Non sono sufficienti la mera contiguità, la vicinanza ideologica o la disponibilità verso singoli aderenti, se non accompagnate da un effettivo contributo, avente rilevanza causale, ai fini dell'operatività, della conservazione o del rafforzamento della consorteria. La prova della partecipazione può desumersi da una pluralità di indicatori fattuali, purché la loro lettura unitaria e secondo regole di esperienza attinenti al fenomeno mafioso consenta di inferire logicamente il ruolo dinamico dell'individuo all'interno del sodalizio, senza necessità di catalogarlo in un ruolo stabile e predefinito. Perché ricorra l'aggravante della finalità agevolatrice mafiosa, è sufficiente che il singolo concorrente sia consapevole che tale scopo sia perseguito da uno o più dei suoi correi, senza necessità che egli agisca con tale finalità. Tuttavia, ove risulti che l'imputato non fosse nemmeno consapevole della riconducibilità dell'azione criminale al programma della consorteria, l'aggravante non può essere riconosciuta. La determinazione della pena rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non sia manifestamente illogica o contraddittoria. Analogamente, il diniego delle attenuanti generiche è insindacabile, purché la motivazione dia conto degli elementi considerati preponderanti, anche attraverso il richiamo a formule sintetiche. L'assenza di condotte collaborative può essere valorizzata ai fini del diniego delle attenuanti, non costituendo tale facoltà una violazione del diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
4) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
5) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
6) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
7) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
8) (OMISSIS), nata il (OMISSIS);
9) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
10) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
11) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
12) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
13) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
14) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
15) (OMISSIS), nato …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.