Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2875 del 22 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:2875PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, quale reato di pericolo o a consumazione anticipata, si perfeziona per il solo fatto di compiere atti diretti a procurare l'ingresso illegale dello straniero nel territorio dello Stato, senza che sia necessario l'effettivo ingresso dell'immigrato. La responsabilità penale per tale reato può essere affermata sulla base di elementi di prova eterogenei, quali dichiarazioni testimoniali, documentazione e accertamenti di polizia giudiziaria, senza che sia indispensabile l'espletamento di una perizia grafica laddove gli interessati abbiano escluso di volersi avvalere della procedura attivata a loro nome. Le dichiarazioni rese da soggetti indagati in procedimenti connessi, se acquisite ai sensi dell'art. 512 c.p.p. per la loro sopravvenuta irreperibilità, devono essere adeguatamente riscontrate da altri elementi probatori per poter fondare una pronuncia di condanna. Il dolo specifico del reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, finalizzato al profitto, può essere desunto dal complesso degli elementi di fatto, senza necessità di una puntuale dimostrazione dello sfruttamento delle condizioni di vulnerabilità degli immigrati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/06/2016 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FILIPPO CASA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ZACCO FRANCA che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
L'avvocato (OMISSIS), difensore fiducia di (OMISSIS) conclude chiedendo l'annullamento della sentenza.
RITENUTO IN FATTO
1. C…

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