Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9019 del 27 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:9019PEN

Massima

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Il sorvegliato speciale sottoposto a misura di prevenzione personale che commette un reato comune o un illecito amministrativo risponde solo per tali condotte, e non anche per il delitto di violazione degli obblighi inerenti alla misura di prevenzione, salvo che tale violazione non sia riferita a specifici obblighi imposti. La commissione di illeciti penali da parte del sorvegliato speciale può tuttavia rilevare ai fini dell'eventuale modifica della misura di prevenzione a suo carico. Il principio di diritto secondo cui l'obbligo generico di rispettare le leggi non integra la fattispecie incriminatrice di cui all'art. 75, comma 2, del d.lgs. n. 159/2011 è stato affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, le quali hanno chiarito che il sorvegliato speciale risponde solo per i reati comuni o gli illeciti amministrativi commessi, e non anche per la violazione degli obblighi inerenti alla misura di prevenzione, a meno che tale violazione non riguardi specifici doveri imposti. Pertanto, la condotta di guida con patente revocata, pur integrando un reato comune, non costituisce anche violazione dell'art. 75, comma 2, del d.lgs. n. 159/2011, per il quale deve essere pronunciata l'assoluzione. La determinazione della pena, essendo questione di merito, è rimessa alla valutazione del giudice di merito, il quale deve motivare adeguatamente le proprie scelte sanzionatorie in relazione alle circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierlui - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/05/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI STEFANO PIERLUIGI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. IACOVIELLO FRANCESCO M. che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
La Corte di Appello di Milano con sentenza del 10 maggio 2017 ha confermato la conda…

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