Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11601 del 14 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:11601PEN

Massima

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La violazione degli obblighi e delle prescrizioni inerenti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno, applicata a un soggetto ritenuto portatore di maggiore pericolosità sociale, integra il delitto previsto dalla legge, a prescindere dalla natura della violazione commessa, purché essa sia riconducibile agli obblighi e alle prescrizioni derivanti dalla misura di prevenzione. Tale fattispecie delittuosa si configura anche nel caso in cui il sorvegliato speciale sia sorpreso alla guida di un veicolo senza patente o con patente revocata, in quanto tale condotta viola gli obblighi imposti dalla misura di prevenzione, senza che possa ravvisarsi un concorso apparente di reati con la contravvenzione di guida senza patente, stante il rapporto di specialità reciproca tra le due fattispecie. L'applicazione dell'istituto della particolare tenuità del fatto, introdotto successivamente alla pronuncia della sentenza impugnata, non può essere riconosciuta in sede di legittimità, in assenza di elementi che consentano di valutare la sussistenza dei relativi presupposti sulla base della ricostruzione dei fatti e delle valutazioni compiute dai giudici di merito, senza necessità di una nuova valutazione del fatto. Infine, il giudizio di equivalenza tra le attenuanti generiche e la recidiva, operato dal giudice di appello, rientra nell'ambito del suo potere discrezionale di commisurazione della pena, non sindacabile in sede di legittimità, in assenza di specifici elementi non considerati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NOVIK ((omissis)) - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/03/2015 della Corte di appello di Napoli
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di ((omissis)), con sentenza del 19 febbraio 2013, ha assolto (OMISSIS) dal reato di cui alla L. n. 1423…

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