Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti si configura quando sussiste un vincolo associativo tendenzialmente permanente o stabile tra tre o più persone, caratterizzato da un programma criminoso indeterminato e da una struttura organizzativa, anche minima, idonea a realizzare gli obiettivi illeciti. L'elemento organizzativo, pur essendo rilevante per dimostrare la serietà dell'accordo criminoso, assume un ruolo secondario rispetto all'esistenza dell'accordo associativo stesso, che costituisce l'essenza della fattispecie. La prova dell'associazione può desumersi anche dalla presenza di regole comuni osservate dai partecipi per il perseguimento dello scopo illecito, senza che sia necessaria una visibile struttura organizzativa. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente un'organizzazione minima, purché idonea a rendere l'accordo seriamente contratto e a conferire al fatto il requisito dell'offensività. La recidiva prevista dall'art. 99, comma 5, c.p. non opera in modo automatico per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di lieve entità, rientrando tale ipotesi tra quelle non contemplate dall'art. 407, comma 2, lett. a), c.p.p.